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Parassiti, prevenzione anche d'inverno

GALGANO MICHELA • nov 04, 2024

La prevenzione è importante, non solo nella bella stagione


Niente luoghi comuni: la lotta contro i parassiti non si ferma in inverno. Pulci e zecche rappresentano una minaccia per i nostri animali tutto l'anno e proteggere i nostri amici a quattro zampe è essenziale per garantirne la salute e il benessere.



Pulci e zecche in inverno: un problema sottovalutato

Durante i mesi più freddi, le pulci e le zecche possono sembrare meno attive, ma in realtà trovano spesso riparo all'interno delle nostre case o in luoghi dove la temperatura è più mite. Le pulci, in particolare, possono sopravvivere comodamente nelle nostre abitazioni, soprattutto nei tappeti, nelle coperte e negli angoli più caldi. Una singola pulce può depositare centinaia di uova, creando rapidamente un'infestazione anche in inverno. Le zecche, dal canto loro, possono attaccarsi agli animali durante passeggiate nei boschi o in aree verdi dove trovano rifugio, continuando a rappresentare un rischio per la salute dei nostri amici pelosi.


Rischi per la salute degli animali

Le infestazioni da pulci e zecche possono causare problemi di salute significativi per i nostri animali domestici. Le pulci possono provocare dermatiti allergiche, anemia nei casi più gravi e sono vettori di parassiti come la tenia. Le zecche, invece, possono trasmettere malattie pericolose come la borreliosi (o malattia di Lyme), l’ehrlichiosi e la babesiosi, che possono avere conseguenze gravi se non trattate tempestivamente. Inoltre, le zecche possono anche attaccare gli esseri umani, rendendo la prevenzione importante non solo per gli animali, ma anche per la salute delle persone che vivono con loro.


Prevenire è meglio che curare

Per evitare problemi di salute legati a pulci e zecche, è fondamentale continuare a proteggere i nostri animali anche durante l'inverno. Utilizzare trattamenti antiparassitari tutto l'anno è la strategia più efficace per prevenire infestazioni. Oggi sul mercato sono disponibili diversi prodotti antiparassitari, come collari, pipette e compresse, che offrono protezione continua contro questi parassiti. Consultare il proprio veterinario è il primo passo per scegliere il prodotto più adatto alle esigenze specifiche del proprio animale.


Buone pratiche per una protezione completa

Oltre all’uso di prodotti antiparassitari, è importante adottare alcune buone pratiche per minimizzare il rischio di infestazioni. Mantenere la casa pulita e igienizzata, aspirando regolarmente tappeti, divani e letti degli animali, aiuta a ridurre la presenza di eventuali pulci o uova. Dopo le passeggiate in aree verdi, è consigliabile controllare attentamente il pelo degli animali per individuare tempestivamente la presenza di zecche. Infine, lavare regolarmente coperte e accessori utilizzati dagli animali contribuisce a mantenere un ambiente sicuro e privo di parassiti.


Conclusione

La protezione dai parassiti come pulci e zecche non dovrebbe mai essere trascurata, nemmeno in inverno. Garantire una protezione costante ai nostri animali significa salvaguardare la loro salute e il loro benessere, oltre a prevenire possibili rischi anche per gli umani. Consultare il veterinario e adottare misure preventive tutto l'anno è il modo migliore per assicurarsi che i nostri amici a quattro zampe restino sani e felici, indipendentemente dalla stagione.


Autore: GALGANO MICHELA 04 nov, 2024
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28 ott, 2024
Il British Shorthair è una delle razze di gatti più amate e diffuse al mondo, grazie al suo aspetto inconfondibile e alla sua personalità equilibrata. Con il suo mantello soffice e folto, il corpo robusto e il caratteristico viso rotondo con grandi occhi espressivi, questo gatto conquista facilmente il cuore di chiunque lo incontri. Ma dietro l'apparenza affascinante, c'è un gatto che si distingue per la sua intelligenza, affettuosità e indipendenza. Storia e Origini Il British Shorthair è una razza antica, che affonda le sue radici nell'epoca dell'Impero Romano. Si dice che i romani portarono con sé gatti di robusta costituzione per proteggere le scorte di cibo dai roditori. Questi gatti, incrociandosi con quelli locali britannici, diedero origine al progenitore del British Shorthair. Col tempo, la razza si è evoluta, acquisendo le caratteristiche che oggi conosciamo e amiamo. Alla fine del XIX secolo, il British Shorthair venne riconosciuto ufficialmente come razza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la popolazione di questi gatti subì un forte declino, ma grazie a incroci con altre razze, come il Persiano e il Certosino, la razza fu recuperata e perfezionata. Aspetto e Caratteristiche Fisiche Il British Shorthair è noto per il suo aspetto massiccio e solido. I maschi possono pesare fino a 8-9 kg, mentre le femmine sono generalmente più piccole, intorno ai 5-7 kg. Il loro mantello è corto, denso e morbido al tatto, e può presentarsi in una vasta gamma di colori, anche se il più famoso è il blu-grigio, noto come "British Blue". Il corpo è compatto e muscoloso, con una testa rotonda e grandi guance. Gli occhi, grandi e rotondi, variano dal dorato al rame, ma possono essere anche blu o verdi a seconda del colore del mantello. Temperamento e Personalità Il British Shorthair è un gatto calmo, indipendente ma anche affettuoso. A differenza di altre razze, non è particolarmente esigente in termini di attenzione e ama la tranquillità. Si lega profondamente alla famiglia, ma non è invadente o appiccicoso. Ama trascorrere il tempo vicino ai propri umani, ma apprezza anche i momenti di solitudine. Questo gatto è perfetto per chi cerca un compagno sereno, adatto alla vita in appartamento. Non è particolarmente attivo o distruttivo, e non ha bisogno di grandi spazi per sfogarsi, anche se un po' di gioco quotidiano aiuta a mantenere il suo peso sotto controllo, dato che tende ad accumulare chili in eccesso. Cura e Salute Il British Shorthair è una razza generalmente sana e robusta, con una lunga aspettativa di vita, che può superare i 15 anni. Tuttavia, come per tutte le razze, ci sono alcune problematiche di salute che possono presentarsi. Tra queste, le malattie cardiache, come la cardiomiopatia ipertrofica, e problemi articolari, come la displasia dell'anca. La cura del mantello del British Shorthair è semplice, grazie al suo pelo corto. È sufficiente una spazzolatura settimanale per rimuovere i peli morti e mantenere il mantello in salute, ma durante i periodi di muta può essere utile spazzolarlo più frequentemente. Dal punto di vista dell'alimentazione, è importante monitorare il peso del British Shorthair, poiché tende all'obesità. Una dieta bilanciata e il giusto apporto di esercizio fisico sono fondamentali per mantenere il gatto in forma. Un compagno per tutta la vita Il British Shorthair è il gatto ideale per chi cerca un amico fedele, affettuoso ma discreto. La sua personalità pacata e il suo aspetto affascinante lo rendono perfetto per qualsiasi tipo di famiglia, da chi vive da solo a famiglie con bambini. Se stai cercando un gatto che ti faccia compagnia senza essere troppo esigente, il British Shorthair potrebbe essere la scelta giusta per te.
28 ott, 2024
La laser terapia è una tecnologia che sta trovando sempre più applicazioni in medicina veterinaria per il trattamento di numerose patologie nei nostri amici a quattro zampe. Si tratta di una tecnica non invasiva che sfrutta la luce laser per stimolare la guarigione dei tessuti, ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore. Cos’è la Laser Terapia? Il laser emette una luce di bassa intensità che penetra nei tessuti, attivando processi di rigenerazione cellulare. La stimolazione prodotta dal laser accelera la riparazione delle cellule danneggiate, migliorando la circolazione locale e riducendo i processi infiammatori. Questo porta a una riduzione del dolore, motivo per cui la laser terapia è particolarmente indicata nei casi di artrite, traumi muscoloscheletrici, e ferite difficili da guarire. Applicazioni della Laser Terapia nei Cani e nei Gatti La laser terapia trova applicazione in un'ampia gamma di condizioni, sia nei cani che nei gatti: • Artrite e disturbi articolari: Molti animali anziani o con problemi di mobilità beneficiano del laser per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita. La luce laser stimola la produzione di endorfine naturali, agendo come un analgesico. • Ferite e cicatrizzazione: Nei casi di ferite chirurgiche o traumatiche, il laser può accelerare la guarigione, riducendo il rischio di infezioni e migliorando la qualità della cicatrice. • Otiti: In caso di infiammazione dell'orecchio, soprattutto nelle otiti croniche, la laser terapia può essere un valido supporto per diminuire il gonfiore e migliorare la risposta ai trattamenti medici. • Problemi dermatologici: La laser terapia può essere utilizzata per trattare dermatiti e altre malattie cutanee, poiché migliora la circolazione e favorisce la guarigione dei tessuti. Un Trattamento Sicuro e Non Invasivo Uno degli aspetti più apprezzati della laser terapia è la sua sicurezza. Non essendo un trattamento invasivo, non richiede anestesia e può essere eseguito in ambulatorio senza disagio per l’animale. Le sedute di laser terapia sono brevi e ben tollerate, e nella maggior parte dei casi il paziente avverte un sollievo quasi immediato. Cosa Dicono gli Studi Scientifici? Numerosi studi supportano l’efficacia della laser terapia in ambito veterinario. Ad esempio, una ricerca pubblicata su The Canadian Veterinary Journal ha evidenziato come il trattamento laser riduca significativamente il dolore in animali affetti da artrosi, migliorando la mobilità e la qualità della vita (Wang et al., 2020). Un altro studio ha dimostrato come l’utilizzo del laser a bassa intensità possa accelerare la guarigione delle ferite post-operatorie nei cani (Millis et al., 2016). È Adatta al Mio Animale? La laser terapia è indicata per cani e gatti di tutte le età, ed è particolarmente utile per animali anziani, con problemi articolari o con ferite difficili da trattare. Tuttavia, ogni caso è unico, ed è fondamentale che il veterinario valuti attentamente le condizioni dell’animale per decidere se questo trattamento è la scelta giusta. Se pensi che la laser terapia possa essere utile per il tuo cane o gatto, non esitare a contattarci per maggiori informazioni e per fissare una visita. Siamo sempre a disposizione per offrire le migliori cure ai nostri pazienti.
28 ott, 2024
Le vaccinazioni sono un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose malattie infettive, alcune delle quali possono essere letali o altamente debilitanti sia per i cani che per i gatti. Grazie ai vaccini, è possibile proteggere gli animali domestici dalle infezioni virali e batteriche, promuovendo non solo la salute individuale dell’animale ma anche il benessere collettivo di tutta la popolazione animale. Di seguito, esaminiamo perché le vaccinazioni sono cruciali, come funzionano e i principali protocolli vaccinali per cani e gatti. Perché le vaccinazioni sono importanti Le vaccinazioni agiscono stimolando il sistema immunitario dell'animale a riconoscere e a combattere patogeni specifici. Quando un animale viene vaccinato, il suo organismo viene esposto a piccole quantità di agenti patogeni inattivati o attenuati. Questo processo non causa malattia ma stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi e a memorizzare la "risposta immunitaria" per affrontare eventuali infezioni future. Di conseguenza, qualora l'animale entri in contatto con l’agente patogeno reale, sarà in grado di rispondere rapidamente e con efficacia, prevenendo la malattia o attenuandone i sintomi. Vaccini essenziali e vaccini opzionali Per entrambe le specie, i vaccini sono suddivisi in due categorie: vaccini core (o essenziali) e vaccini non core (o opzionali). Vaccini core: sono quelli raccomandati per tutti gli animali, indipendentemente dallo stile di vita e dall'area geografica. Questi vaccini proteggono contro malattie altamente contagiose o pericolose e includono il vaccino per il cimurro, la parvovirosi e l'epatite infettiva nei cani, mentre nei gatti includono il vaccino per la panleucopenia, il calicivirus e l'herpesvirus felino. Vaccini non core: sono indicati per animali a rischio specifico, a seconda dello stile di vita, dell'ambiente e del rischio di esposizione a particolari patogeni. Tra questi rientrano il vaccino per la leptospirosi e la tosse dei canili nei cani, e il vaccino per la leucemia felina nei gatti. I protocolli vaccinali per i cani Nei cani, il primo ciclo di vaccinazioni inizia già nelle prime settimane di vita, quando la protezione fornita dagli anticorpi materni comincia a diminuire. Ecco un protocollo vaccinale di base per i cuccioli e gli adulti: Cuccioli (6-8 settimane): la prima dose di vaccini core viene somministrata intorno alla sesta/ottava settimana di età. Questa include il vaccino per il cimurro, la parvovirosi, l'epatite e, in certi casi, la leptospirosi. Richiami (10-12 settimane e 14-16 settimane): le dosi successive del vaccino core sono generalmente somministrate a distanza di 2-4 settimane, fino a completare il ciclo alla sedicesima settimana. Questo protocollo assicura una copertura adeguata nel periodo in cui l'immunità materna è ormai scomparsa. Richiamo annuale o triennale: dopo il primo anno di vita, il cane riceve i richiami annuali per la leptospirosi e altri vaccini opzionali (come il vaccino per la tosse dei canili, se il cane frequenta luoghi affollati o canili). I vaccini core possono essere richiamati ogni 3 anni, seguendo le indicazioni del veterinario. I protocolli vaccinali per i gatti Anche nei gatti, le vaccinazioni iniziano presto, poiché gli anticorpi materni forniscono una protezione limitata e temporanea. Vediamo il protocollo vaccinale raccomandato: Gattini (6-8 settimane): il primo vaccino comprende la vaccinazione per la panleucopenia, l'herpesvirus e il calicivirus, i tre virus responsabili delle infezioni più comuni nei gatti. Richiami (10-12 settimane e 14-16 settimane): come per i cani, anche i gattini necessitano di almeno altre due dosi per completare la copertura iniziale. Richiamo annuale o triennale: per i vaccini core, spesso è sufficiente un richiamo ogni 3 anni, ma alcuni vaccini, come quello per la leucemia felina, possono richiedere richiami annuali se il gatto è a rischio di esposizione (gatti che vivono in colonia o all’aperto). Aspetti da considerare nei protocolli vaccinali Stile di vita dell’animale: i gatti che vivono solo in casa hanno rischi di esposizione molto diversi dai gatti che vivono all’aperto. Analogamente, i cani che frequentano aree pubbliche e luoghi con alta concentrazione di animali necessitano di protezione aggiuntiva. Età e stato di salute: i protocolli possono variare nei cani e nei gatti anziani o in condizioni di salute particolari, e il veterinario può decidere di adattare il protocollo in base alle necessità individuali. Rischio geografico: alcune malattie sono più prevalenti in determinate aree. Per esempio, la leptospirosi è una malattia batterica trasmissibile anche all'uomo (zoonosi) e può essere diffusa in aree con alta umidità o presenza di roditori. Importanza dei richiami e monitoraggio Effettuare regolarmente i richiami vaccinali è fondamentale per mantenere una protezione efficace nel tempo. Alcuni vaccini forniscono una copertura duratura, mentre altri necessitano di essere ripetuti con maggior frequenza. Il monitoraggio veterinario assicura non solo che il protocollo vaccinale sia rispettato, ma consente anche di valutare la salute complessiva dell'animale, poiché durante la visita di controllo vengono esaminati altri aspetti importanti come il peso, la nutrizione e la salute orale. Vaccinazioni e sicurezza I vaccini utilizzati nei protocolli veterinari sono ampiamente studiati per garantirne l'efficacia e la sicurezza. Eventuali effetti collaterali, come reazioni allergiche o febbre temporanea, sono generalmente rari e di breve durata. Tuttavia, i veterinari valutano sempre attentamente la storia medica dell’animale e il suo stato di salute prima di somministrare qualsiasi vaccino, per minimizzare i rischi e ottimizzare i benefici. Conclusioni Le vaccinazioni rappresentano uno degli strumenti più potenti e sicuri per proteggere i cani e i gatti dalle malattie infettive. I protocolli vaccinali sono formulati per rispondere alle esigenze di ogni animale, tenendo conto dell'età, dell'ambiente, dello stile di vita e della salute complessiva. Consultare regolarmente il veterinario e seguire con attenzione il programma di vaccinazioni e di richiami aiuta a garantire una lunga e sana vita ai nostri animali, oltre a contribuire al controllo delle malattie nella comunità animale e, indirettamente, alla salute pubblica.
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